Il dottor Lorenzo Rapisarda ha superato il concorso e parteciperà ad un Master in Vitreoretinal Surgery presso l’Humanitas University. L’ammissione al concorso per soli 15 chirurghi oftalmologi ha previsto una selezione per titoli ed un colloquio scientifico che è stato eseguito tramite il sistema Skype giorno 2 dicembre. Il giudizio della commissione ha tenuto conto del voto di laurea, specializzazione, pubblicazioni scientifiche su peer-rewieved journals e casistica operatoria.
Questo Master rappresenta l’approfondimento scientifico più importante a livello nazionale.
Il corso ha lo scopo di formare le competenze necessarie per un moderno e completo approccio al paziente affetto da tutte le patologie del vitreo e della retina, la conoscenza delle più recenti tecniche diagnostiche, opzioni terapeutiche e lo strumentario adeguato.
Il Master si svolgerà all’Humanitas University di Milano. Avrà durata annuale e si svolgerà da febbraio 2020 a febbraio 2021.
Per quanto riguarda i sintomi,della rottura retinica, mentre non è avvertibile alcun tipo di dolore fisico, diventa sempre più frequente la visione di fasci luminosi improvvisi (fotopsie) e/o di corpuscoli scuri (simili a punti neri).
Quando il distacco è ormai in fase avanzata, la vista (intesa come gradi di diottria) subisce un rapido peggioramento e il paziente vede come una tenda che oscura una porzione dell’occhio.
La localizzazione di questa sorta di “sipario”, peraltro, è diametralmente opposta rispetto alla sede reale del distacco: se la tenda sembra coprire la parte superiore, è situata nella zona inferiore dell’occhio e viceversa.
Le terapie dipendono dal tipo di distacco che si ha di fronte. Se è “essudativo”, l’unica possibilità a disposizione è combattere la patologia che, nel caso specifico, ha cagionato il distacco. Qualora, invece, si tratti di distacco “tradizionale”, è necessario ricorrere alla chirurgia: si eseguirà una “vitrectomia” e un “peeling” (una sorta di “ripulitura”), al fine di asportare le membrane appena formate e tamponare la parte interna con gas e olio di silicone. Per il tipo più frequente di distacco, quello “regmatogeno”, in medicina sono state sperimentate con successo numerose tecniche, anche in questo caso invasive.
Tra queste, ricordiamo il cerchiaggio e/o piombaggio sclerale (cui si ricorre con maggiore frequenza per distacchi della tipologia in esame), la vitrectomia e la retinopessia con gas. Tutte vengono praticate generalmente in anestesia totale e sono seguite spesso da un ricovero ospedaliero di uno o due giorni e da un periodo di bendaggio dell’occhio. Il recupero della vista è l’esito favorevole della stragrande maggioranza degli interventi eseguiti in modo tempestivo.
Le rotture retiniche sono sempre da trattare con argon laser, anche se senza sintomi soggettivi.
Spesso vengono scoperte per caso durante una visita oculistica di controllo.
Questo studio è, dal 1984, attrezzato di argon laser per trattare rotture e degenerazioni retiniche, cause di distacco retinico.
In ogni caso è da sottolineare che, ancor più che per altre malattie, la prevenzione è l’unico modo per favorire la completa guarigione da una patologia che, se trascurata, può portare perfino alla cecità.
Grazie a controlli periodici da uno specialista (da compiersi con distanza temporale ravvicinata in presenza di elementi predisponenti, come un’elevata miopia di base), è possibile intervenire tempestivamente e bloccare uno dei principali fattori scatenanti del distacco di retina: la presenza di fori nel tessuto retinico o di semplice indebolimento in micro zone del medesimo.
In questi casi, spesso, è consigliabile il ricorso al laser che, circoscrivendo le aree colpite con lievi scottature, impedisce il propagarsi della lesione o dell’indebolimento dell’intera superficie retinica.
Noi dello studio Rapisarda Oculisti ci occupiamo di effettuare tutti gli esami per prevenire o per curare le rotture retiniche. Contattaci per una visita.
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Come detto nell’articolo precedente il Foro Maculare è un difetto a tutto spessore del tessuto retinico che interessa la regione centrale della retina (la fovea, a sua volta al centro della macula); è caratterizzato da un sollevamento circoscritto della retina neurosensoriale (foglietto retinico interno composto da neuroni recettori della via visiva). Oltre i 50 anni di età l’incidenza è di 3 casi su 1000. È prevalente più frequente nel sesso femminile e interessa un solo occhio (78-90% dei casi).
Ma Quali sono i sintomi? Come effettuare la diagnosi? Quale terapia seguire?
I Sintomi presentano un calo del visus prevalentemente da vicino, macchia scura centrale (scotoma) e visione deformata delle immagini (metamorfopsie). Alcune volte non ci sono sintomi.
La Diagnosi avviene attraverso l’esame del fondo oculare. Tuttavia, l’esame indispensabile e non invasivo per studiare le caratteristiche del foro maculare è l’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica). Quest’esame consente, attraverso un’analisi quantitativa, di misurare lo spessore retinico e il diametro del foro, permettendo di classificare i vari stadi e, quindi, di valutare l’evoluzione della malattia. Inoltre, tra le metodiche diagnostiche strumentali è stata inserita recentemente la microperimetria, esame non invasivo che ha consentito di migliorare l’approccio chirurgico e prognostico (che analizza la sensibilità retinica della macula, la zona della retina deputata alla visione centrale).
La Terapia da eseguire è esclusivamente chirurgica e consiste nell’asportazione del corpo vitreo, con rimozione delle membrane epiretiniche (vedere scheda sul Pucker), affinché si riappiani il foro maculare e si risolva il sollevamento dei suoi margini.
Noi dello studio “Rapisarda Oculisti” da sempre ci occupiamo di patologie come il “Foro Maculare” e di curare e diagnosticare le più complesse patologie dell’occhio e della vista. Inoltre siamo dotati di attrezzature moderne nel campo dell’oftalmologia oculistica con i quali, insieme alla nostra esperienza, effettuiamo approfonditi esami dell’occhio e della vista per una corretta diagnosi di eventuali malattie o patologie presenti.