Un indicatore che il paziente deve tener conto è quando la sua qualità di vita incomincia a ridursi. Per qualità di vita si intende quando si inizia ad avere problemi visivi a guidare la sera perché si viene abbagliato dai fari dalle macchine oppure quando si vedono degli aloni intorno alle luci della strada o quando si notano delle alterazione dei colori, cioè un’alterazione dei colori degli oggetti che un individuo guarda. Tutto questo fa parte dei parametri che ci permettono di eseguire l’intervento per rendere la qualità di vita del paziente sempre migliore.
La cataratta è un’opacizzazione della lente che si trova all’interno dell’occhio (cristallino), collocata tra l’iride e il corpo vitreo. Ci sono diversi tipi di cataratta: tutti sono dovuti a modificazioni nella composizione chimica della lente (principalmente all’ossidazione delle sue proteine), le quali comportano una riduzione della sua trasparenza. La cataratta rappresenta l’intervento chirurgico più eseguito al mondo. In Italia si eseguono circa 500.000 interventi l’anno e la maggior parte di questi viene eseguita su pazienti di età superiore ai settant’anni . L’opacizzazione del cristallino, quindi l’intervento di cataratta, risulta essere più sicuro rispetto al passato e permette di correggere tutti i difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia, la presbiopia e l’astigmatismo. Per cui dopo la rimozione del cristallino opacizzato possiamo impiantare un cristallino con delle caratteristiche ben precise che ci permetterà di vedere perfettamente bene sia il lontano che il vicino per cui non sarà più necessario l’utilizzo di lenti da vicino dopo l’intervento di cataratta.