L’OCT permette di diagnosticare e seguire l’evoluzione di numerose affezioni retiniche, decidere se operare e quando, decidere se eseguire iniezioni intravitreali e quando . L’OCT è un esame affidabile, sensibile di altissima precisione, soprattutto con gli ultimi strumenti ad alta definizione. Le immagini mostrano dettagli delle dimensioni di millesimi di millimetri. Le immagini sono riproducibili da diversi strumenti e diversi operatori; l’esecuzione delle scansioni è rapida, semplice e soprattutto non implica la somministrazione di sostanze di contrasto. Le tomografie ottiche della retina sono altamente riproducibili. Dei punti di repere permettono di ritrovare la localizzazione esatta delle tomografie e di confrontare le immagini negli esami successivi, anche a distanza di anni.
Esame OCT – Foro maculare
Come si esegue?
Le modalità di esecuzione dell’OCT sono similari a quelle dell’esame con ultrasuoni ma con notevoli vantaggi rispetto a questa metodica. Il paziente guarda dentro l’obiettivo di una telecamera, generalmente senza istillazione di gocce per dilatare la pupilla. Vengono eseguite le riprese in pochi minuti , senza abbagliamento. Utilizzando un raggio luminoso, si evita il contatto con il bulbo. Rispetto alle angiografie non è necessaria l’iniezione di sostanze di contrasto. Ogni immagine (sezione ottica ) è ottenuta in una frazione di secondo. L’esame completo dura 10 minuti. Una mappa retinica è ottenuta in pochi secondi. Le immagini ottenute sono precise?
In quali malattie è utile eseguire l’OCT?
La sua utilità è stata dimostrata in numerose patologie:
Degenerazioni maculari senili e giovanili con o senza neovascolarizzazioni:
- Sottoretiniche
- Retinopatia diabetica
- Corioretinopatie acute e croniche
- Edemi maculari di varie origini
- Distacchi sierosi ed emorragici della retina e dell’epitelio pigmentato
- Eovascolarizzazioni intraretiniche e preretiniche
- Atrofia retinica
- Fori e pseudori maculari
- Lesioni dell’interfaccia vitreoretinica. Trazioni vitreoretiniche.
- Retinoschisi foveale
- Membrane epiretiniche
- Glaucoma
E’ molto importante per studiare il glaucoma, la sua evoluzione e la sua terapia.
Può sostituire la fluorangiografia?
In un certo numero di condizioni l’OCT permette di sostituire la fluorangiografia, soprattutto nello studio e nel seguire l’evoluzione dell’edema retinico di varie origini dopo terapia e nel seguire l’evoluzione dei neovasi dopo le iniezioni intravitreali. Non è da sottovalutare che si tratta di un esame non invasivo, da preferire ad esami invasivi che possono portare, in una certa percentuale di casi, a delle complicanze.
Cosa permette di vedere?
L’OCT permette di evidenziare, misurare e determinare a livello della retina lesioni di:
- Alterata morfologia e deformazioni della retina
- Differenze di densità dei tessuti
- Aree otticamente vuote, cisti, distacchi, membrane anomale, briglie
- Misurare lo spessore retinico
- Misurare il volume della retina
- Eseguire mappe retiniche
L’OCT permette nel glaucoma di evidenziare, misurare e determinare lesioni di:
- Lo spessore degli strati retinici (fibre nervose): nel glaucoma uno dei segni precoci e la diminuzione dello spessore delle fibre nervose;
- Misurare i vari parametri della papilla ottica: l’escavazione della papilla è uno dei segni precoci del glaucoma
Le immagini ottenute possono essere:
- Analizzate
- Quantificate
- Salvaguardate
- Confrontate fra esami successivi.
Come interpretare la mappa retinica?
La mappa retinica permette di visualizzare graficamente le lesioni al polo posteriore; Come in una mappa geografica la retina normale è di colore verde o blu ( corrisponde a una pianura ), mentre se è di spessore aumentato è gialla ( colline ), se lo spessore è maggiore è rossa ( montagne), se è molto spessa è bianca (montagne innevate ). l’OCT permette di eseguirla in 30 secondi e consente di fare una diagnosi, decidere se intervenire chirurgicamente o con laser, e di :
- seguire l’evoluzione della malattia,
- Quantificare le lesioni
- Valutare le modifiche della terapia e decidere l’utilità di nuovi interventi.
Quali sono i limiti dell’OCT?
E’ difficile o impossibile da eseguire in caso di:
- nubecole o edema corneale,
- Opacità importanti del cristallino,
- Orbidità del vitreo,
- Emorragie vitreali.
Si possono ottenere immagini anche con opacità di cataratta non troppo evoluta ed anche con mezzi di tamponamento intraoculare, per esempio olio di silicone, che determina, però, degli errori nei risultati delle misurazioni.
Le cornee operate con eccimeri, anche se apparentemente trasparenti, possono modificare l’aspetto delle scansioni ed alterare i calcoli di quantificazione.